Danza tutta al Femminile per La Scala

Continuano al Teatro alla Scala le repliche dello spettacolo composto da The Cage, coreografie di Jerome Robbins e musiche di Strawinsky e La Strada, tratto dall’omonimo film di Federico Fellini su musiche di Nino Rota e coreografia di Mario Pistoni. Due brani stilisticamente diversi, con un’impronta artistica che trasporta lo spettatore in due mondi completamente differenti in cui la figura femminile vive e trasmette sulla scena emozioni opposte. The Cage fu rappresentato al City Center di New York il 14 giugno 1951: Jerome Robbins aveva appena finito di comporre la coreografia The King and I per un musical di Broadway, uno spettacolo dedicato alle Amazzoni, sulle musiche del concerto in re di Strawinsky. Questa l’origine del balletto in cui però le protagoniste non sono più le Amazzoni ma una popolazione femminile di insetti che ha come norma sociale interna l’uccisione dei loro partner dopo l’accoppiamento. La scenografia è impostata per tutta la durata del pezzo – che si aggira intorno ai quindici minuti – su tonalità buie; al centro della scena una struttura di funi appese che discendono sul palcoscenico e tra le quali gl iinsetti femminili si muovono disegnando linee pure, decise ma contraddistinte da una gestualità espressiva soprattutto della mimica dei volti e delle mani, che sembrano proprio zampe d’insetto. La figura centrale è incarnata da The Novice interpretata dalla prima ballerina Gilda Gelati, che nasce e viene presentata al gruppo da The Queen (Marta Romagna). E’ un balletto molto intenso – afferma la prima ballerina che appare decisa e sicura di sé – ma che dà modo grazie alla protagonista principale grazie proprio all’efficacia dei gesti di dare tutto il meglio di sé in poco tempo per esprimere la sua forza, segno della superiorità sociale femminile. I costumi di Ruth Sobotka sono altrettanto particolari: tute aderenti color carne con serpeggianti funi nere sul lato anteriore a ricoprire l’addome, che riescono a mimetizzare le ballerine e richiamare con la fantasia le figure degli insetti. Nel complesso una buona performance anche del resto del Corpo di Ballo che sembra aver consolidato questa coreografia con la quale ha ottenuto anche un grosso successo nella tournée a Madrid dello scorso autunno 2005. Da una parte quindi in The Cage e the Novice, la protagonista femminile – insetto che fa dell’uccisione del suo partner la peculiarità della sua sopravvivenza; dall’altra, una timida, ingenua e sensibile Gelsomina interpretata da Alessandra Ferri per LaStrada. Atmosfera totalmente differente: l’amarcord felliniano investe tutta la platea aiutato anche dalle ben notee toccanti musiche di Nino Rota; Alessandra Ferri si conferma ancora una volta magistrale in questo ruolo che sa arricchire con tutta la sua dolcezza e intensità espressive così come Mick Zeni/il Matto si rivela essere un ottimo interprete proprio nei pas de deux con Gelsomina. E’ il vero balletto della serata – mormora qualcuno nel foyer del Teatro e costoro insieme al resto del pubblico amante della danza e della tradizione cinematografica italiana, potranno rivederlo in scena dal 15 al 18 marzo al Teatro Arcimboldi insieme a una pietra miliare del balletto di Roland Petit, Le jeune et la Mort con la coppia di étoiles oramai consolidata e affiatata Roberto Bolle e Darcey Bussel nelle serate del 15 e 18.

Partager
Site internet créé par : Adveris