Miami City Ballet a Parigi per Les Etés de la Danse

Dopo la serata di apertura con il Galà, Il Miami City Ballet ritrova le scene del Teatro Châtelet di Parigi con un programma composto da tre balletti : Square Dance e La Valse di George Balanchine e In the Upper Room di Twyla Tarp.

Square Dance é un esempio perfetto della danza del coreografo americano in tutto il suo splendore e il suo linguaggio classico.

Si tratta di un inseme di danze di gruppo e di passi a due che richiedono molto brio, una perfetta tecnica e una grande musicalità. Per questo balletto Balanchine s’inspiró alle Country dances americane, stilizzandole enormemente e facendole divenire sofisticate. Ma di queste danze popolari non resta quasi più niente.

I danzatori del Miami City Ballet sono stati brillanti e hanno mostrato una grande tecnica di piedi e nell’utilizzazione delle punte che s’infilavano come dgli spilli nel suolo del palcoscenico in perfetto accordo con I ritmi e gli accenti musicali.

La musica di Vivaldi e Corelli si accompagna benissimo alla purezza e al genio della danza di Balanchine.

Molto bravi Jeanette Delgado e Renan Cerdeiro, due veri grandi interpreti di questo balletto.

Il crescendo della compagnia si manifesta nella Valse , balletto sulle musiche de Valses nobles et sentimentales (1911) e La Valse de Ravel, son  » poème chorégraphique « .

é uno dei rari balletti narrativi di Balanchine, con una scenografia e dei costumi raffinati, una coreografia elegante, completamente in sintonia con i ritmi e l’atmosfera dei valzer di Ravel.

Si cambia totalmente registro con In the Upper Room, balletto di una grande energia e vitalità. La musica di Philip Glass a volte ossessiva e ripetitiva accompagna i danzatori nelle loro evoluzioni : dei duo, trio si succedono senza fine. Siamo catturati da questo turbine di movimenti fluidi e energici che non fanno talvolta neanche percepire il succedersi dei danzatori sul palcoscenico.

Tutto comincia con l’apparizione di una coppia di danzatrici, quasi in slow motion, che danzano nella nebbia di un’altra galassia, come se si trovassero in un mondo lunare.

Twyla Tharp combina in questo pezzo differenti tecniche: la classica, la jazz, la contemporanea danso prova di una grande originalità artistica. La musica fa viaggiare mentalmente il pubblico, le sue sonorità richiamano la leggerezza, la gioia, il flusso e il ritmo della vita. I danzatori saltano a non finire, non si fermano mai, catturano e disegnano lo spazio con un’energia e una gioia di danzare assolute. Il pubblico trattiene il respiro e assorbe tutta questa forza incontrollabile.

Ma é veramente difficile contenerla. Non c’é altra scelta che la lasciarla esplodere. Mentre il sipario si abbassa, una standing ovation gioiosa comincia. Infine, grande merito al Miami City Ballet per l’interpretazione di questo balletto il cui effetto resta assolutamente prodigioso, raramente un balletto fu più efficace.

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