Giselle

Erano tredici anni che il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala mancava da Parigi. E per questo ritorno, la compagnia scaligera ha presentato uno dei balletti più amati e famosi del repertorio classico, Giselle.

La sua prima rappresentazione ebbe luogo nel 1841, su un libretto di Théophile Gautier e di Jules-Henri Vernoy de St Georges, la coreografia di Jean Coralli, in collaborazione con Jules Perrot, Adolphe Adam compose la musica. Oggi viene ripresentato nella versione d’Yvette Chauviré che lei stessa balló nel 1950 alla Scala di Milano.

L’aspetto narrativo del primo atto che si conclude con la famosa scena della pazzia di Giselle lascia spazio ad un’atmosfera poetica e immaginaria nel secondo atto, ove ci si ritrova nel fantastico regno delle Willi, spiriti di creature che hanno subito lo stesso destino di Giselle.

Il primo ballerino Claudio Coviello et la solista Vittoria Valerio hanno aperto come protagonisti le recite parigine, ed é stato un grande successo meritato. Hanno formato un’ottima coppia, che ha saputo regalare emozioni sin dalle prime variazioni del primo atto. Lei dal fisico esile e fragile ha incarnato il ruolo di Giselle con umiltà e passione ; il primo ballerino, oltre a dimostrare ancora una volta il suo buon livello tecnico, ha saputo creare la giusta intensità nei momenti in cui la coreografia lo richiede.

Ad accompagnare i personaggi principali si é distinto Mick Zeni nel ruolo di Hilarion, sempre bravo nei ruoli che richiedono una buona forza interpretativa e Antonino Sutera con Virna Toppi, a cui era stato affidato il celebre passo a due dei contadini del primo atto.

Nel secondo atto é Nicoletta Manni a distinguersi come un’ottima Myrtha. La prima ballerina scaligera dal forte temperamento ha ben incarnato con autorità la regina delle Willi e si é fatta notare nelle variazioni a lei riservate.

In ogni caso tutto il Corpo di Ballo ha saputo regalare una performance di buon livello. Che perfezione e che armonia quel secondo atto ! E’stato una vera delizia poetica, emozionante, la perfezione delle danzatrici era supportata dalla musica di Adams che marca con i suoi temi differenti i diversi momenti della storia.

Nell’altra distribuzione proposta erano previste le stelle Svetlana Zakharova e Friedemann Vogel. L’étoile, ha un corpo che parla già da solo, per lei tutto é semplice, rappresenta una delle migliori danzatrici del secolo. Il suo partner l’ha seguita, fedele alla partizione coreografica. Malgrado la bellezza dei due danzatori, questa seconda serata é sembrata emozionalmente più debole di quella del 31 gennaio, serata in cui i due altri protagonisti avevano saputo creare tutt’altra atmosfera grazie alla loro sintonia e alle loro doti drammatiche. I costumi e le scene bellissime erano firmate Aleksandr Benois e la musica interpretata dalla Savaria Symphony Orchestra, diretta da Patrick Fournillier che sarà presente il prossimo mese di aprile alla Scala di Milano, sempre per accompagnare Giselle.

Parigi, Palais des Congrès, 31 Gennaio e 4 Febbraio 2015

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