Debutto agli Arcimboldi per il dittico La Strada – Le Jeune homme et la Mort

Ieri sera agli Arcimboldi ha esordito il nuovo riallestimento de Le jeune homme et la Mort con le coreografie di Roland Petit. Protagonisti Darcey Bussel, principal del Royal Ballet e l’étoile scaligera Roberto Bolle. Se soprattutto nei ruoli classici, Bolle riesce sempre ad essere al top, ieri sera nell’interpretazione di questa pietra miliare del balletto, ha messo in luce i suoi limiti che emergono proprio nelle capacità espressive. Buono l’inizio, poi via via l’intensità è scesa, soprattutto con l’entrata in scena di Darcey Bussel, che si è confermata grande anche in quest’occasione. Incisiva così come richiede il suo personaggio, ha preso la scena, adombrando il suo partner, ammirevole comunque per l’impegno e la volontà mostrati nell’affrontare questo lavoro. Non è questione di maturità artistica, piuttosto di inclinazione nel sentire e incarnare determinati personaggi che richiedono la padronanza dell’uso del proprio corpo in maniera totalmente differente che nel classico. La sua perfezione e la sua eleganza diventano in questo caso delle discriminanti. Questa una delle possibili ragioni di questa performance poco convincente. Stasera alle ore 20,30 è la volta della coppia Gelati e Zeni; apre il programma La Strada, coreografia di Mario Pistoni, con Flavia Vallone nel ruolo di Gelsomina Gianni Ghisleni ( Zampanò); Riccardo Massimi (Il Matto). Nelle prossime serate i cast saranno i seguenti: il 17 marzo per La Strada, Lara Montanaro sarà Gelsomina, Maurizio Tamellini (Zampanò) , Andrea Volpintesta (Il Matto); in Le Jeune homme et la Mort, Mick Zeni (Le jeune homme) e Gilda Gelati (La Mort). Nella serata del 18 marzo ritornerà la coppia di étoiles Bussel-Bolle per le Jeune homme et la Mort; in La Strada, Gelsomina sarà Gilda Gelati, Danilo Tapiletti (Zampanò), Antonino Sutera (Il Matto)

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