Pina Bausch e il Théâtre de la Ville

Il matrimonio tra Pina Bausch e il Théâtre de la Ville di Parigi compie 30 anni. La coreografa tedesca festeggia questo importante traguardo con un mese di permanenza nella capitale francese in cui saranno rappresentate le opere Wieseland (2000) e la nuova creazione Sweet Mambo . Un percorso, questi trent »anni, in cui il Théâtre de la Ville e Pina Bausch hanno collaborato insieme all »insegna di una fedeltà e fiducia reciproca. Dal 1979, anno della prima presenza del TanzTheater Wuppertal a Parigi, la compagnia tedesca non é mai mancata a Parigi presentando tutte le nuove coreografie. Artefice di questa grande unione é stato senza dubbio anche Gérard Violette che per quarant »anni é stato direttore del Théâtre de la Ville e che convinse la compagnia tedesca a esibirsi a Parigi nel 1979 con 7 Péchés Capitaux e Barbe-Blue.

La danza di Pina Bausch fa oramai parte della storia della coreografia. La nascita nel 1976 del Tanztheater Wuppertal ha segnato una vera e propria rivoluzione : il corpo diviene simbolo assoluto di emozioni, strumento per esprimere e trasmettere la teatralità che ciascuno dei nostri animi racchiude, veicolo per dare voce alle differenti culture grazie allo sguardo attento e alla sensibilità unica di Pina Bausch.

Dissacrazione, massima libertà, forza, violenza e una profonda espressività senza limiti sono stati i canoni coreografici che hanno contraddistinto l’estetica del TanzTheater Wuppertal. Per questi motivi si puó affermare che Pina Bausch ha sempre osato il massimo, non ha mai risparmiato nulla nel suo linguaggio coreografico certamente crudo ma frutto di uno sguardo critico e per niente distaccato verso le tematiche che ha messo in scena nelle sue coreografie.

Al centro della sua attenzione e fonte ispiratrice delle sue opere é stata da sempre l’Umanità, ritratta con le sue angosce, i suoi momenti di disperazione e ribellione, di condanna verso le uniformità sociali e non da meno ponendo l’accento sulle sue debolezze e tutte le sue futilità. In questi ultimi anni Pina ha  » addolcito  » il suo sguardo non perdendo soprattutto la sua capacità di scrutare il mondo e analizzarlo negli aspetti più intimi anche con un pizzico di ironia.

Le opere rappresentate in questo mese di permanenza a Parigi Wiesenland e la nuova creazione Sweet Mambo rappresentano in un certo senso l’evoluzione della coreografa di quest’ultimo decennio.

Wiesenland fu creato nel 2000 al termine del suo viaggio a Budapest. I protagonisti si muovono su una scena impregnata di cascate che gettano acque che richiamano le rive del Danubio. Ciascuno é un’anima che vibra e racconta la sua storia personale. Per questo si puó anche pensare che il Tanztheater Wuppertal più che una compagnia é un caleidoscopio di personalità intense diretto da un magistrale direttore d’orchestra.

Sweet Mambo come richiama giustamente il titolo anche un po ironico s’immerge nell’atmosfera di una festa in cui sentimenti di malinconia sono nascosti dall’atmosfera formale e elegante di un party. I nove protagonisti giocano ciascuno il loro ruolo : le donne nelle loro tuniche in seta, affascinanti e seduttrici con i loro calici di champagne ; gli uomini sempre attenti a non perdere il ruolo di superiorità che normalmente la società gli impone.

Il risultato é un’opera che nella sua seconda avrebbe potuto essere più approfondita ma che comunque rivela ancora una volta la capacità di Pina Bausch di far interagire in maniera unica le voci e i corpi dei suoi protagonisti per creare delle coreografie che si rivelano essere della vere commedie umane.

Parigi, Théâtre de la Ville, gennaio 2009

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