Paquita

Per Pierre Lacotte non è senza dubbio una novità recuperare e ridare nuova vita a degli esemplari di balletti classici. Primo fra tutti il balletto Silfide, prima e vera testimonianza del balletto romatico, con tutti i suoi requisiti di romanticismo, e leggerezza che vide anche l’esordio delle scarpette da punta.

Per chiudere il 2007 l’Opéra National de Paris si è affidata a questo grande maestro, grande amante della danza classica che ha cercato anche questa volta di recuperare le coreografie originali del balletto Paquita.

Paquita è un balletto che appartiene alla tradizione della letteratura spagnola del XVII sec.molto diffusa in Francia nel XIX sec. Un esempio simile allo scenario di questo balletto ci viene fornito da un racconto di Cervantes del 1613, La Gitanilla, in cui erano messe in evidenza le differenze esistenti tra i diversi livelli sociali.

Ma nel caso dell’autore del libretto di Paquita, Paul Foucher, queste servivano solo a fornire quei giusti cambi d’atmosfera tali da creare un’alternanza capace di dare origine a un tessuto narrativo. Maria Taglioni, la celebre ballerina, ebbe un grande successo proprio per un balletto, La Gitana, tratto da questa novella.

Il balletto Paquita nacque grazie alla collaborazione di veri e propri geni dell’epoca: Petipa e Coralli e fu interpretato all’esordio da Carlotta Grisi altra colonna portante e vera stella del balletto del balletto romantico.

La Grisi diede un’eccellente prova della sua tecnica, la coreografia le dava tralaltro tutte queste opportunità: sauts, pirouettes, entrechats, mettevano in evidenza tutta la sua leggerezza, la sua elevazione, e la flessibilità delle sue caviglie. Nel 1846 fu un vero e proprio successo. E veniamo ai giorni nostri e al lavoro di Pierre Lacotte.

Per Pierre Lacotte creare questa nuova versione e recuperare il patrimonio perduto rappresentava una vera e propria sfida, lui ci teneva molto anche perché era stato allievo di Ludov Egorova, che aveva danzato proprio nel ruolo principale di Paquita sotto la direzione di Marius Petipa negli anni 1900-1910.

Col passare degli anni Paquita era diventato famoso specialmente per il suo Grand pas et pour le Pas de trois. Pierre Lacotte nella sua versione ha voluto recuperare tutto il disegno originale di questo balletto, gran parte nel corso degli anni era stato perduto. Per esempio a partire da un pas des manteaux, riadattato e ballato da ballerini maschi.

In più ha aggiunto una variazione nel Grand pas, mentre degli altri assolo più propri di altri balletti come il Don Chisciotte per esempio, ha conservato solo una variazione ballata da Paquita. Per il resto ha cercato di salvaguardare e mettere in risalto il virtuosismo e il lirismo che nel complesso contraddistinguono questo balletto.

Anche la musica si presta benissimo a tutto ciò così come gli interpreti, Marie Agnès Gillot e Karl Paquette che hanno interpretato e veramente incantato il pubblico dell’Opéra National de Paris.

La loro performance è stata veramente impeccabile, la Gillot per la sua fisicità e la sua tecnica espressiva perfetta e Paquette come partner rigoroso e attento in ogni momento.

L’Opéra National de Paris ha potuto così finalmente, dopo il periodo difficile degli scioperi del mese di dicembre chiudere in bellezza il 2007 e accogliere al meglio la tournée del Bolscioi che sarà protagonista al Palais Garnier nel gennaio 2007.

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